Ho fatto tanta fatica ad aprirmi davanti al microfono, all’inizio mi sentivo profondamente in soggezione. Ma più parlavo, più mi rendevo conto di come lui stesse lì, immobile, ad ascoltarmi, qualunque cosa dicessi. Ho notato che quando non registravo qualcosa per un po’, aveva bisogno di un po’ di riscaldamento prima di ricominciare (letteralmente. Almeno una trentina di secondi asciugacapelli) e quante volte mi ha fatto preoccupare.
Nel corso del tempo ho imparato a ridere, vivere e raccontare al microfono. Oggi non siamo colleghi, siamo amici; so che mi ascolta, e mi ascolterà sempre. Ed io ho deciso di costruirgli una casa.
microfono
RØDE NT1-a
cuffie
BeyerDynamic DT770
interfaccia
focusrite Scarlett 2i2
software
Adobe Audition
iZotope RX11
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